Catania | Decisione Procura su dissesto, Enzo Bianco: “Dimostreremo piena correttezza”

Catania; Intel

Enzo Bianco, ex sindaco della città di Catania, ha parlato a seguito della decisione della Procura regionale della Corte dei Conti che ha proposto ricorso alla Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti Siciliana per l’applicazione della misura interdittiva legale per 10 anni e della sanzione pecuniaria. Ecco le sue parole:

“Avremo modo di fornire alla magistratura contabile, puntualmente e rapidamente, ogni elemento utile a dimostrare la PIENA CORRETTEZZA dei comportamenti della mia Giunta. Ricordo che il Comune di Catania aveva dichiarato il predissesto nel 2012, sotto l’Amministrazione Stancanelli per indebitamenti della precedente amministrazione.
Avrei potuto dichiarare subito io stesso il dissesto, scaricando ogni responsabilità. Ma ho anteposto gli interessi della città. Ricordo che per 5 anni, con grandi sacrifici della comunità, abbiamo evitato il dissesto che sarebbe stato pagato dai creditori del Comune. Tutto ciò lo abbiamo fatto tornando ad avere considerazione in tutta Italia, aprendo tratte della Metro, acquistando autobus, mantenendo i servizi, realizzando importanti lavori anzitutto nelle periferie, aumentando gli investimenti, salvando Multiservizi destinata al fallimento, pagando sempre gli stipendi dei dipendenti comunali con estrema regolarità. Contrariamente al passato. Ricordo che, a parità di criteri contabili, il deficit del Comune non è cresciuto. Anzi. E sono false le affermazioni di segno diverso. Alla Corte forniremo prestissimo ogni utile elemento. La stessa Corte ci ha dato atto della efficacia delle azioni che abbiamo avviato in campo, per esempio per le spese del personale, per i costi degli organi politici, per i fitti passivi. Pur trattandosi di azioni dovute in caso di un ente che ha dichiarato il dissesto, c’è in me amarezza. Ma anche la piena consapevolezza di aver operato correttamente. Come sempre è stato riconosciuto nella mia lunga ed appassionata attività per la mia Città ed il mio Paese”.

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